Cultura

Meglio di così?!

giannini buona scuolaRoma, 21 settembre  –  Dopo la “buona scuola” non poteva mancare la scuola “migliore”. Non c’è che dire; stiamo andando sempre meglio!…  Di che consiste? Innanzi tutto, visto e considerato che le materie da portare all’esame erano “troppe” e costringevano lo studente ad un “tour de force” “disumano” o, comunque, superiore alle sue “umane” possibilità, da tre, sono passate a due; italiano (non Italiano, facciamo attenzione!) e latino e greco al liceo classico e matematica al liceo scientifico (anche questi, doverosamente, con lettera minuscola). Erano troppe tre materie, diciamo la verità, e i nostri ragazzi, futura classe dirigente, non sapevano più dove andare a “pescare” il tempo libero da dedicare alla discoteca, ai film, al girare per la città armati, una volta, di cellulare, oggi di iPad, alla “navigazione” su Internet e a tante altre amenità di questa natura in questa nostra travagliata epoca storica.
La prova ultima non sarà un esame, ma un “colloquio” amichevole, in cui dovrà esporre i suoi progetti di “Alternanza scuola-lavoro” dell’ultimo triennio (come se di trienni ce ne fossero di più). Tutto ciò è finalizzato a “trovare una “formula equa che assicuri un’uniformità di giudizio tra gli studenti del Nord e quelli del Sud”.
Che cosa significhi questa espressione che, ormai, supera anche il politichese, dovranno spiegarcelo i legislatori.
A questo fine, un test (il cui significato può essere “test” innanzi tutto, poi, prova, esame, collaudo, saggio, compito) che non avrà alcun rapporto con le due prove di esame e che, ovviamente!, sarà eseguito al… computer. Per l’uso del computer, con installato il programma di correttore grammaticale e ortografico, la mano degli scriventi, oggi è anchilosata e riesce con molta fatica a ripetere quello scrivere che molti anni fa era fluido e veloce ma il processo degenerativo non si ferma anzi, è molto lungi dal farlo, ma siamo nell’epoca dei pulsanti e della “stanza dei bottoni”; basta premerne uno?!…entro breve tempo, e l’osservazione non è un paradosso, non sarà necessario nemmeno quello perché è già realtà la commutazione della voce in forma grafica e basterà parlare per scrivere con il computer e, ahimè!, purtroppo, questo è indice che è in atto una degenerante escalation.
Innanzi tutto la “maturità” era Maturità, vale a dire licenziamento dal Liceo Classico o Scientifico, e quella che oggi è definita impropriamente “maturità tecnica”, era una semplice “abilitazione”; secondo, l’aver conferito a tutti i diplomi rilasciati dagli istituti tecnici, fra industriali e commerciali, l’appellativo di “maturità”, oggi abilita allo studio della medicina, anche chi viene “diplomato” ragioniere o chi esce dall’Istituto Tecnico Nautico, o, paradossalmente, chi consegue il diploma all’Istituto di meccanica di precisione, volgarmente detta orologeria.
A questo, aggiungiamo un “dulcis in fundo”, (poteva mancare?) eliminazione della bocciatura alle classi elementari; sarebbe assurdo oggi che i bambini nascono istruiti e che a dieci anni insegnano, loro, ai genitori, come usare il computer.
Però, “onore al merito”, un minimo di giudizio è riservato alle classi medie nelle quali, gli insegnanti potranno respingere lo studente negligente solo in casi eccezionali che, sappiamo a priori, non esisteranno perché nel caso che si verificassero le necessità, i genitori, possono  “tranquillamente” chiederebbero l’intervento di una Commissione d’Inchiesta che,inevitabilmente, rimetterebbe lo studente impreparato nella promozione, pena, l’impopolarità.
Questa sarebbe la scuola “migliore” che si sta profilando all’orizzonte.

Back to top button
SKIN:
STICKY