Cronaca

Sabrina e Cosima, la “Peyton Place” di casa nostra

cc sarah arresto michele misseri
(foto da Ansa)
Roma, 21 febbraio  2017 –  La sentenza è arrivata. Guardiamola dall’ottica dell’uomo della strada. È stato un susseguirsi di accuse e controaccuse fra componenti della stessa famiglia in cui sono emerse, fin dall’inizio, alcune situazioni significative che hanno colorato la vicenda ora di tinte macabre, ora di tinte squallidamente sensuali, e il tutto ha fatto capo ad una squallida vicenda di accaparramento di un ragazzo, Ivano Russo, ci è dato da capire, indirizzato verso la povera Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010,  ma desiderato dalla cugina  Sabrina Misseri. Quando in un piccolo centro, fra i giovani del luogo, si arriva a questo, è molto facile che la situazione giunga alla calunnia e al tentativo di “dissuadere” il/la concorrente e, siccome, quando c’è di mezzo l’”amore”, (ovviamente, tra virgolette), l’obiettivo, con 200 probabilità su 100, non si raggiunge, che essa degeneri nello scontro. “Troppe galline attorno ad un gallo” e la situazione…risulta inconciliabile e incontrollabile. A questo si aggiunge Michele, una figura subdola,  squallida e succube della moglie che lo “giostra” a suo piacimento.
Le sue attenzioni morbose per la nipotina, non reggono.
Secondo Sabrina, Sarah aveva bisogno di una lezione, per non aver mollato le attenzioni di Ivano, ed era pronta a dargliela e la madre Cosima Serrano, al fine di tutelare gli interessi della figliola, era pronta ad aiutarla. Detto, fatto, la “lezione” è andata oltre i limiti previsti e programmati… quando l’intelletto viene oscurato dalla conquista dell’oggetto del desiderio, non ci sono santi che tengano!… Sarah, nella “spedizione punitiva” di zia e cugina, resta uccisa.
Resta emblematica la espressione di Sabrina che, ad azione consumata, accortasi che il risultato non era quello programmato, ha chiamato disperata il padre dicendogli “…vieni giù che è successo o che ho combinato un casino!” Michele Misseri si occupa di far sparire il cadavere della nipote e lo getta in un pozzo. (vuoi pensare che, alla sparizione, si attiveranno le ricerche e, in un modo o nell’altro, sarà trovano?, no). Non c’è altro, se vogliamo escludere le diatribe difensive di Sabrina, le versioni e le ritrattazioni di Michele, nel tentativo di salvare moglie e figlia, e le sottrazioni autoritarie di Michele all’attenzione dei giornalisti, avanti alla loro abitazione, da parte di Cosima.
Queste cose, in particolare, sono indice di una situazione sotterranea che cova al di sotto di quella ufficiale e che, insieme alle altre, trasforma il piccolo centro di poco meno di 7000 anime, della provincia di Taranto, in una moderna “Peyton Place” del nostro paese. 
Ieri la Cassazione si è pronunciata; non ci sono attenuanti a quanto è stato fatto, occultamento di cadavere compreso. Carcere a vita. Sabrina e Cosima, ne valeva la pena per “accaparrarsi” il “bell”’Ivano?
Intanto, alle 18 circa, dopo la conferma della sentenza di condanna a otto anni di reclusione per “concorso in soppressione di cadavere” della nipote quindicenne Sarah, diventata  così esecutiva, i Carabinieri hanno prelevato Michele Misseri dalla sua abitazione per condurlo in carcere. 

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